Bridgerton 2: La scelta tra amore e dovere
Bridgerton è tornato con la tanto attesa seconda stagione e di sicuro non ha disatteso le aspettative.
La serie, creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes (Grey’s Anathomy, anyone?) si basa sugli otto libri di Julia Quinn.
Ogni libro vede come protagonista uno dei fratelli Bridgerton e il loro viaggio alla scoperta dell’amore.
Ambientato in epoca Regency, fatta di balli, etichette e pregiudizi, la storia narra le vicende della famiglia mentre affronta le cosiddette stagioni matrimoniali in cui ciascuno dei nostri protagonisti troverà l’amore.
Avevamo lasciato la prima stagione con il lieto fine della storia d’amore tra il duca di Hastings, Simon (Regé-Jean Page) e la bella Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor). La seconda stagione spetta invece al primogenito della famiglia: Anthony, il Visconte Bridgerton, interpretato da un magistrale Jonathan Bailey.
La prima stagione ci aveva abituati a vedere un Anthony distaccato, interessato a mantenere il buon nome della famiglia pur essendo il primo a non comportarsi proprio nella maniera più consona. È questo stesso atteggiamento che guida fin dal primo momento la ricerca di Anthony. Una ricerca dettata più dal dovere e dalle aspettative della società che non dall’amore.
Questa stagione ci offre uno sguardo al passato della famiglia Bridgerton, segata dalla morte prematura del padre, dietro la quale si cela il motivo del carattere burbero e duro del personaggio.
Sarà una donna che incrocerà il suo cammino a fargli cambiare prospettiva sul dovere e sull’amore.
Ed è proprio da questo binomio che si svilupperanno le vicende di questa stagione.
Dovere e amore, due binomi che si sfideranno a forza di sguardi, tocchi rubati e parole sussurrate.
Le sorelle Sharma e il trope “Enemies to Lovers“
Edwina e Kate Sharma (rispettivamente interpretate da Charithra Chandran e Simone Ashley) sono i nuovi personaggi che incrociamo nella serie. Due sorelle provenienti dall’india che tornano con la madre in Inghilterra per cercare marito alla piccola Edwina.
Sono loro che si metteranno sulla strada della famiglia Bridgerton per scardinare e mettere in dubbio tutti i pilastri su cui si era basta la vita di Anthony fino ad allora.
Rappresentano i due lati in conflitto del protagonista: dovere e sentimento.
Edwina rappresenta la strada prestabilita, l’eleganza e la raffinatezza che solo un diamante può avere.
Kate è invece la parte anticonformista, ribelle e passionale che si batte per il bene della sorella e che ha la responsabilità della famiglia sulle spalle.
Tra Kate e Anthony non scorrerà buon sangue fin dal primo episodio e questo detterà l’andamento della stagione, incentrata sul tanto amato tema “Enemies to Lovers”.
Un nuovo approccio ad intimità e scene romantiche
Chi ha guardato la prima stagione si ricorderà di certo le appassionanti scene d’amore che hanno caratterizzato il rapporto tra il duca e Daphne per la seconda metà della stagione.
Passione alle stelle e scene esplicite che sono state sostituite in questa stagione da un amore trattenuto. Dall’impossibilità di amare liberamente, da mani sfiorate, baci anelati e mai dati, respiri scambiati e sguardi rubati.
Un cambio di direzione che è stato notato da molti e che per alcuni versi ha reso la seconda stagiona ancora più apprezzata della prima.
Ma perché questo cambio di approccio alle scene intime?
Semplice: perché la seconda stagione è una storia diversa, con protagonisti diversi, che vivono vicende diverse e per questo la storia aveva bisogno di un altro tipo di approccio all’intimità.
Una scelta giustificata dal regista, che ha sottolineato come questa sia una delle ragioni principali che lo hanno spinto verso il progetto: la possibilità di raccontare qualcosa di unico e diverso in ogni stagione.
Una serie basata sulla dinamica Enemies to Lovers non poteva di certo non regalarci attimi carichi di tensione e passione!
Menzione d’onore a Eloise Bridgerton
Una dedica speciale va ad Eloise Bridgerton, personaggio egregiamente interpretato da Claudia Jessie, che ancora una volta dimostra di essere uno dei personaggi migliori della serie.
L’animo anticonformista della stagione non mancherà di regalarci battute esilaranti e di farci immedesimare con il suo personaggio.
Voto
Nel complesso, una serie che conferma la sua forza di emozionare e regalare attimi di svago e leggerezza. L’ottima recitazione riesce a farci amare i personaggi e tifare per il loro successo. L’ambientazione e i costumi meritano un plauso per la maestria con cui sono riprodotti, dandoci l’impressione di entrare in un mondo di pizzi, merletti e cronache mondane.