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I QUEEN E RAMI MALEK: ACCOPPIATA VINCENTE

A quanto pare i due ambiti Golden Globe (i premi della stampa estera di Hollywood) vinti da Bohemian Rhapsody e il suo protagonista Rami Malek, rispetivamente per il miglior film e miglior attore protagonista, non saranno gli unici premi che probabilmente riceverà il film agli awards di quest’anno! Bohemian Rhapsody è stato infatti candidato per cinque Oscar durante la cerimonia di annunciazione dei candidati. Certo, solamente la metà rispetto a Roma e La Favorita, ma insomma, chi si lamenta?

Il fatto è che per me è quasi impossibile rimanere imparziale rispetto a questo film. Ho sempre amato i Queen con le loro canzoni che passano dai testi profondi alle dichiarazioni di amore appassionato per macchine e biciclette. Ho amato ancora di più la loro relazione come band e come amici prima di tutto. Il sostegno che, tra un bisticcio e un’arrabbiatura, non è mancato nei momenti di maggior bisogno. Che ci posso fare se ho un debole per le storie di rispetto e lealtà.

Quando ho saputo che sarebbe uscito un film sulla vita di Freddie Mercury ero in parte combattuta ed in parte entusiasta. Sarebbero riusciti a rappresentare le mille sfaccettature che compongono il carattere di questo immenso artista e timido uomo, o avrebbero finito solo per dare al pubblico quello che voleva senza badare alle varie sfaccettature della sua vita e della sua personalità? Sarebbe stato veritiero riguardo alla storia della band o avrebbero indorato la pillola sorvolando sugli screzi interni?

Che dire, il risultato è un po’ un misto di tutte queste cose. Se da un lato il film si concentra su tutti gli aspetti della vita privata del cantante senza tralasciare il suo amore per Mary Austin e quello per Jim Hutton, passando per le fantomatiche feste tenute dalla band con nani e vassoi di cocaina, è anche vero che tralascia il lato divertente, giocherelloso e timido di Mercury per conentrarsi sulla diatriba interna che si svolgeva in lui durante la ricerca della sua sessualità.

Accanto al racconto della vita di Freddie troviamo la storia dei Queen, dalla loro formazione fino al Live Aid (se non lo avevte ancora fatto consiglio di guardare tutte le dieci ore di concerto!). Ma bisogna tenere presente che l’obiettivo principale del film non è quello di raccontare la storia di questa band per intero, bensì quella di omaggiare il suo frontman. Non tutti i passaggi raccontati nel film sono accurati da questo punto di vista e questo aspetto ha infastidito i più puntigliosi. Se volete sapere di più sulla soria dei Queen consiglio di non fare totale affidamento da questo film, ma di concentratrsi su documentari come Queen: Days of Our Lives, Queen i Re del Rock e Freddie Mercury: The Graet Pretender.

In tutto questo passiamo ad apprezzare la tenerezza che sono Roger Taylor e Brian May con Rami Malek. I profili instagramdel cast e di Brian May sono un tripudio di tenerezza tra la band, il protagonista del film e gli altri membri del cast.

Ecome ultima chicca vi lascio con questo post di Gwilym Lee che nel film interpreta Brian May

Un commento

  • Chiara

    Ottimo articolo, continua così!! E che i tanti premi di cui si parla in questo articolo possano essere di buon auspicio per il proseguo di questo progetto!

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